Nel tuo ufficio c’è il microonde? Occhi bene aperti e leggi attentamente: ti spiego perché è un covo di batteri e corri dei rischi.
Tutti condivideranno il fatto che avere il microonde in ufficio sia estremamente comodo e si tende ad utilizzarlo con una certa frequenza. Nel corso della pausa pranzo, avere la possibilità di scaldare le proprie pietanze sembra un lusso irrinunciabile, eppure c’è una consapevolezza che in pochi hanno fatto propria.
Il microonde installato nei posti di lavoro diventa in breve tempo un covo di batteri che mettono in serio pericolo la salute di chi lo usa. Conoscere questa realtà è utile per prevenire conseguenze e capire come difendersi dal “lato oscuro” dell’elettrodomestico in ufficio.
Per chi lavora in un ufficio e ha il turno spezzato dalla pausa pranzo, quello del pasto può rappresentare uno scomodo problema. Mangiare fuori tutti i giorni è comodo ma dispendioso: per quanto possa alleggerire dal peso del prepararsi il pranzo da portare via, finisce per gravare sul bilancio economico alla fine del mese.
Pensare il giorno prima a cosa mangiare e trasferire quanto cucinato in un porta pranzo da portare con sé costituisce un risparmio notevole, tuttavia è importante considerare il fattore conservazione e se si ha o meno la possibilità di scaldare le pietanze in un microonde.
Non tutti gli uffici o i posti di lavoro sono dotati o hanno la possibilità di dotarsi di microonde. Ecco che quando è presente, appare come un lusso senza paragoni dal valore inestimabile. In realtà, in molti ignorano che nasconde un pericolo per la salute non indifferente.
Al di là dei toast o tramezzini più nutrienti e ricchi, arrangiarsi ogni giorno con panini e affettati non è la soluzione migliore per la propria salute. Per questo, ci si ritrova a cucinare piatti e pietanze più elaborate da portare a lavoro per pranzo. Inevitabilmente, queste richiedono maggiori attenzioni, tanto nella preparazione quanto nel renderle poi appetibili da mangiare: dal piatto di pasta al secondo con contorno, si presenta la necessità di scaldare il cibo.
Ma perché è importante prestare così attenzione al microonde in ufficio? Viene utilizzato a rotazione da tante persone e quasi mai viene pulito adeguatamente: ecco che in breve tempo si trasforma in una tana di batteri che continuano a proliferare e che trovano terreno fertile dove abitare.
Alcuni accorgimenti possono rivelarsi un salva-vita fondamentale. Riprendendo le parole del professore di virologia Charles Gerba che opera presso l’Università dell’Arizona, impariamo a considerare la zona relax del proprio posto di lavoro come un “ristorante non regolamentato“, ossia un luogo dove più persone mangiano ripetutamente e dove proliferano batteri come lo stafilococco, la salmonella e l’Escherichia Coli a causa della sanificazione non adeguata o assente dei locali.
In primis, cerchiamo di evitare l’uso del microonde dopo le ore 14:00, quando ormai lo hanno utilizzato quasi tutti. Manteniamo quello che scaldiamo coperto con un coperchio o un tovagliolo e mescoliamo il cibo a metà cottura per evitare dei punti freddi dove possono crescere i batteri. Se l’elettrodomestico non è dotato di base girevole, provvediamo manualmente a ruotare il contenitore di tanto in tanto.
Ancora, facciamo in modo che il cibo raggiunga la temperatura di 74 gradi, quella raccomandata dall’USDA per sterminare i batteri. Infine, prima di utilizzare il microonde, è bene pulirlo anche velocemente con delle salviette disinfettanti, senza dimenticare la maniglia, i vari pulsanti e le pareti interne.
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